Liguria: incentivi per riduzione consumi ed emissioni

La regione Liguria ha pubblicato il bando per l’erogazione di incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive

 

SOGGETTI BENEFICIARI

Per accedere all’incentivo le aziende devono essere PMI (Micro, Piccole e Medie Imprese) con sede in Liguria.

 

INTERVENTI AMMISSIBILI

Gli interventi ammissibili vengono distinti in due tipologie:

Linea 1 – Interventi di efficienza energetica

  • Installazione di nuove linee di produzione ad alta efficienza;
  • Sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza;
  • Interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia utile espressa in Kw/h;
  • Interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici dell’unità operativa;
  • Installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento.

Linea 2 – Interventi di installazione di impianti a fonte rinnovabile la cui energia sia interamente destinata all’autoconsumo nell’unità operativa.

 

 

LIMITI DEGLI INTERVENTI

Gli interventi devono:

  • essere conformi a quanto indicato in una diagnosi energetica 
  • avviati in data successiva al 19 luglio 2018 (ad eccezione delle spese per la diagnosi energetica che possono essere state sostenute a partire dal 1 gennaio);
  • non essere ancora conclusi 

 

 

AGEVOLAZIONE

 

L’incentivo può coprire fino al’80% delle spese ammissibili, così strutturato:

  1. Finanziamento a tasso agevolato rispetto alle spese ammissibili – 40% delle spese con massimale di 200.000 €
  2. Contributo a fondo perduto rispetto alle spese ammissibili – fino al 40%

Valore minimo dell’investimento: 25.000 €

Valore massimo dell’agevolazione:400.000 €

 

 

SPESE AMMISSIBILI

  • Acquisto di attrezzature, impianti e macchinari e relativa messa in opera;
  • Acquisto di software dedicato alla gestione, controllo e programmazione del processo produttivo;
  • Spese edili strettamente necessarie e connesse alla realizzazione degli interventi;
  • Spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo, sicurezza cantieri attestato di prestazione energetica in misura non superiore al 10% delle spese ammissibili relative alle voci precedenti

Le spese per le Diagnosi Energetiche sono ammesse solo per i soggetti non obbligati (secondo il D.lgs 102/2014), non devono superare il 3% delle spese e non possono comunque essere superiori a 10.000 euro.

 

SPESE NON AMMISSIBILI

Non sono ritenute ammissibili le seguenti tipologie di spese:

  1. spese fatturate all’impresa richiedente da altra impresa che si trovi con la prima, nelle condizioni di cui all’articolo 2359 del Codice Civile, o nel caso in cui entrambe siano partecipate per almeno il 25% da un medesimo altro soggetto;
  2. spese sostenute per acquisto di beni a fini dimostrativi;
  3. spese relative agli oneri gli oneri connessi a contratti di assistenza a fronte di beni oggetto di contributo;
  4. spese sostenute per l’acquisto di veicoli;
  5. spese relative ad investimenti obbligatori o necessari per conseguire gli standard imposti dalla legge o da provvedimenti equivalenti;
  6. spese inerenti la presentazione della domanda o della rendicontazione;
  7. spese relative a costi di esercizio (combustibile e manutenzione ordinaria);
  8. spese relative all’acquisto di beni, materiali, macchinari, impianti o componenti, usati o rigenerati.

 

 

NOTE FINALI

  • Il termine per la realizzazione degli interventi è di 12 mesi;
  • L’agevolazione è sottoposta a Regime De Minimis;
  • Non è cumulabile con qualsiasi altra forma di aiuto di Stato anche a titolo “de minimis” (ad esempio Titoli di Efficienza Energetica, detrazioni fiscale, etc.) richiesta per gli stessi costi ammissibili;
  • L’impresa può presentare una sola domanda, ma all’interno della stessa può prevedere più investimenti