La regione Emilia Romagna ha ideato il FONDO ENERGIA per sostenere interventi di green economy. Si tratta di un fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata, gestito da Unifidi Emilia Romagna
SOGGETTI BENEFICIARI
Per poter accedere al finanziamento le imprese devono:
– avere sede produttiva in Emilia Romagna
– essere in possesso di un codice Ateco 2007, compreso tra quelli ammessi al bando
SCADENZA
Il Fondo Energia è stato “lanciato” a luglio 2017 poi successivamente riaperto diverse volte (novembre 2017 – settembre 2018 – gennaio 2019 – giugno 2019).
La Regione Emilia Romagna ha nuovamente rilanciato il finanziamento. Sarà possibile presentare domanda dal 15 ottobre fino al 28 novembre 2019, salvo esaurimento anticipato dei fondi.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Potranno essere finanziati:
1) interventi volti all’efficienza energetica ed alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti quali:
- interventi su edifici (rivestimenti, infissi isolanti, coibentazioni, pavimentazioni, ecc)
- interventi sui processi produttivi (installazione di impianti ad alta efficienza energetica, sostituzione di motori elettrici, inverter, rifasamento, gruppi di continuità, utilizzo di energia recuperata dai cicli produttivi, ecc.);
- sistemi di gestione e monitoraggio dei consumi energetici;
2) interventi volti alla produzione di energia da fonti rinnovabili, privilegiando quelle in autoconsumo, nonché gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
SPESE AMMISSIBILI
Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese:
- interventi su immobili strumentali: ampliamento e/o ristrutturazione, opere edili funzionali al progetto;
- acquisto e installazione, adeguamento di macchinari, impianti, attrezzature, hardware;
- acquisizione di software e licenze;
- consulenze tecnico‐specialistiche funzionali al progetto di investimento;
- spese per redazione di diagnosi energetica e/o progettazione utili ai fini della preparazione dell’intervento in domanda.
In fase di presentazione della domanda l’impresa dovrà dettagliare il piano dei costi previsto, allegando obbligatoriamente la diagnosi energetica. Gli investimenti devono essere realizzati successivamente alla presentazione della domanda, con l’eccezione del punto e, che possono essere antecedenti (dal 1/06/2014).
CONTRIBUZIONE
I finanziamenti, nella forma di mutuo, possono avere la durata compresa tra 36 e 96 mesi (incluso un preammortamento massimo di 12 mesi), ed importo compreso tra un minimo di 25.000 euro ad un massimo di 750.000 euro. E’ finanziabile il 100% del progetto.
Prevede la concessione di finanziamenti a tasso agevolato con provvista mista (obbligatorio):
- 70% risorse pubbliche del fondo POR FESR 2014-2020 (a tasso di interesse pari a 0,0 %)
- 30% risorse messe a disposizione da istituti di credito convenzionati (a tasso di interesse pari a all’Euribor 6 mesi mmp + spread massimo del 4,75%)
In fase di domanda l’impresa può richiedere, inoltre, un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO, che copre le spese tecniche sostenute per la diagnosi energetica, e/o lo studio di fattibilità, e/o la preparazione del progetto di investimento.
L’importo massimo del contributo a fondo perduto non potrà superare l’12,5 % delle spese ammesse.
Le agevolazioni pubbliche saranno concesse sulla base della scelta effettuata dal soggetto richiedente.
Per il finanziamento:
- De minimis, oppure
- Regolamento UE 651/2014 articoli 38-40-41-46 (maggior costo sostenuto per impianto energeticamente più efficiente)
Per il contributo a fondo perduto:
- De minimis, oppure
- Regolamento UE 651/2014 articol 18 (max 50% della spesa ammissibile)
VINCOLI
Gli interventi, di norma, dovranno essere realizzati e rendicontati entro 12 mesi dalla concessione del finanziamento e comunque entro la data comunicata dal Gestore nel provvedimento di concessione.
Per poter presentare domanda di finanziamento agevolato, è necessario che l’impresa disponga di:
‐ Predelibera bancaria rilasciata da uno degli Istituti di credito convenzionati;
‐ Diagnosi energetica.
CUMULABILITÀ
Gli aiuti possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, purché le misure riguardino diversi costi ammissibili con altri aiuti di Stato.
ALTRO
Costituiscono fattori di premialità ai fini della valutazione i seguenti ulteriori elementi:
- la presenza dell’energy manager o esperto in gestione dell’energia;
- la localizzazione dell’impresa in Area Produttiva ecologicamente attrezzata, ai sensi della assemblea legislativa n. 118 del 13/6/2007;
- il conseguimento da parte del soggetto richiedente del “Rating di legalità” (ai sensi del DM 57/2014).